Con la Roma in fondo al cuor
Coppa Italia, la Roma ancora in finale!
Esattamente 11 mesi dopo aver alzato al cielo la prima Coppa Italia della propria storia, la Roma ha conquistato un posto nella finale dell'edizione 2021-22. Ieri al Tre Fontane le giallorosse hanno definitivamente archiviato la pratica Empoli vincendo per 2-0 nella gara di ritorno dopo il successo per 1-0 dell'andata. Ed è stata una gara molto simile rispetto a quella dello scorso marzo, con la Roma vogliosa di ipotecare il risultato e la squadra di Ulderici a caccia di un traguardo che sarebbe stato storico.
Non ha partecipato Haavi, fermata da una lesione di primo grado al bicipite femorale della gamba sinistra, con le sue condizioni da valutare meglio nei prossimi giorni e una discreta preoccupazione per il suo finale di stagione, ma anche senza la norvegese (out anche Glionna, entrambe fuori per la Samp) le giallorosse hanno creato tante occasioni e mantenuto il controllo del gioco. A destra del 3-5-2 Spugna ha schierato Soffia, che lo ha ringraziato al 24' segnando l'1-0: bella azione corale romanista, ottima palla tagliata di Andressa per la sovrapposizione dell'ex Verona che col sinistro di controbalzo non ha sbagliato. È la 16ª marcatrice stagionale della sua squadra e nessuno in Italia ha fatto meglio in tutte le competizioni.
Sull'onda del vantaggio, la Roma ha continuato a spingere forte, col portiere delle toscane Capelletti a tenere viva la speranza di rimonta compiendo diversi interventi decisivi. È stata la migliore in campo delle sue, anche perché si è ripetuta in svariate occasioni nell'arco di tutta la gara: non è altissima, ma la 23enne per tecnica ed esplosività è di certo un prospetto importante del nostro calcio. All'intervallo Ulderici ha provato con i cambi a riaprire la disputa e l'Empoli non ha mai smesso di cercare il gol del pareggio, riuscendo anche ad alzare sensibilmente il baricentro nella prime battute della ripresa.
Dall'altra parte però c'era la Roma, più forte per qualità dei singoli e per trame di gioco. La mentalità acquisita dalle romaniste si è vista anche nella voglia di vincere una partita in cui sarebbe bastato un pareggio. Al 64' Haug, alla prima da titolare, ha colpito il palo a porta praticamente vuota: ha talento ed è un profilo di attaccante che alle giallorosse è mancato a lungo, avrà tempo per rifarsi. Al 79' l'ennesimo miracolo di Capelletti su un destro al volo di Serturini e dall'angolo seguente è arrivato il meritato raddoppio: dalla bandierina ha calciato Andressa, trovando il terzo tempo di Bartoli sul primo palo. La firma del capitano e simbolo della squadra è il punto esclamativo sulla gara e sulla qualificazione alla finale, per la gioia dei 600 presenti allo stadio.